Scarta la carta o lista. Il dilemma.
In fila davanti alla scuola, il chiacchiericcio dei genitori diventa una fonte inesauribile di ispirazione. Stavolta il tema caldo è una festa di compleanno.
Ci sono momenti, nella vita di un genitore, in cui ci si trova a riflettere su temi esistenziali. E non parlo di filosofia o politica, ma di questioni molto più pratiche e ardue da gestire: l’organizzazione di una festa di compleanno per bambini.
“Hai già preso il regalo per la festa di sabato?” – chiede una mamma. “Sì, ho messo i soldi sulla lista”, risponde l’altra, con aria di chi ha fatto il suo dovere. “Lista? Ah non andiamo a sentimento!?”, interviene un terzo genitore, pronto a difendere la bellezza della sorpresa.
Ed eccolo lì, il dibattito che si ripropone puntualmente: lista regali o scarta la carta?
C’è chi, come me, preferisce la lista: una scelta pratica, quasi strategica. Si sceglie un negozio di riferimento (giocattoli, libreria, abbigliamento) e si guida la scelta degli invitati per evitare doppioni e oggetti indesiderati per il festeggiato, ma anche per i genitori che devono trovare un posto per tutto quello che entra in casa.

La lista regali è il rifugio sicuro di chi vuole ridurre al minimo il rischio di incidenti diplomatici.
Funziona così: si sceglie un negozio!
Pro:
✅ Evita regali doppi o indesiderati.
✅ È utile per chi non sa cosa comprare.
✅ Permette di scegliere regali in linea con i gusti e le esigenze del festeggiato.
✅ Riduce il rischio di accumulare oggetti inutili in casa.
Contro:
❌ Tende a eliminare il fattore sorpresa.
❌ Alcuni la vedono come un’imposizione poco elegante.
❌ Può risultare scomoda per chi vuole acquistare altrove o preferisce un regalo più personale.
Per molti genitori la lista è un modo per mantenere il controllo su ciò che entra in casa: perché, diciamolo, nessuno vuole ritrovarsi con tre copie dello stesso puzzle da 100 pezzi o con l’ennesimo peluche gigante che diventerà un ingombro più che un amico del bambino.
Ma la lista non è solo una questione di ordine e praticità. È anche un atto di difesa contro il caos che caratterizza l’altra scuola di pensiero: quella dello “scarta la carta”.
Lo “scarta la carta” è per chi crede che l’apertura dei regali sia parte integrante della festa. Il festeggiato apre ogni pacchetto uno dopo l’altro, circondato da amici e parenti. Sorpresa, felicità, stupore… e poi il dramma.
Perché c’è sempre, sempre, almeno un bambino che in quel momento si innamora follemente del regalo appena scartato e lo vuole per sé. Lo sguardo rapito, la mano che si allunga, il fatidico “anche io lo voglio!”, seguito da un pianto inconsolabile.
E qui inizia il vero spettacolo, quello dei genitori che devono improvvisarsi esperti di diplomazia:
Strategia della distrazione: “Guarda, ci sono le bolle di sapone!”
Falsa promessa: “Magari te lo porta Babbo Natale…”
Ma la realtà è che i bambini vivono il momento del regalo come una questione di vita o di morte. Se vedono un gioco che desiderano, scatta l’istinto di sopravvivenza: lo vogliono subito, senza compromessi.
Molti genitori preferiscono far scartare i regali a casa, lontano dalla confusione, ma non tutti rinunciano a quello che per molti è il clou dell’evento.
E poi c’è un altro dilemma: cosa si regala a un bambino?
Giocattoli: sempre una certezza, ma bisogna azzeccare quelli giusti. Alcuni genitori preferiscono evitare giochi rumorosi, ingombranti o con mille pezzi.
Libri: una scelta intelligente, ma bisogna conoscere bene i gusti del festeggiato.
Abbigliamento: pratico, ma rischioso: taglia sbagliata, stile non gradito… insomma, una scommessa.
Esperienze: biglietti per un parco giochi, un laboratorio creativo, una giornata in fattoria didattica. Un trend in crescita, ma meno immediato per il bambino.
Ogni genitore ha il suo stile e il livello di resistenza al caos. C’è chi vuole avere tutto sotto controllo e chi invece accetta il rischio del “lo voglio anch’io” come parte dell’esperienza.
Alla fine, l’importante è sopravvivere al compleanno con il minor numero possibile di crisi esistenziali (dei bambini e degli adulti).
Forse il vero segreto è organizzare la festa in un parco e sperare che il divertimento all’aria aperta batta il dramma del pacchetto regalo.
Ma lo sappiamo tutti: ci sarà sempre un bambino che vorrà proprio quel gioco. Esattamente quello.
Alla fine della festa, il vero regalo più atteso non è per i bambini, ma per i genitori: un bel bicchiere di prosecco. E qualche minuto di silenzio.
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